image image image image image image image image

Introduzione

Per comprendere il significato del “Progetto MAVI” è necessario inquadrare il contesto storico. La Base Giacomo Bove fu inaugurata il 20 gennaio 1976. La spedizione Cepparo fu un evento epocale nella storia dell’esplorazione antartica italiana, non tanto per un fatto di primogenitura, quanto per il valore dei risultati scientifici e sportivi raggiunti (Presidente del CAI). Dopo otto mesi, la Marina Militare argentina smantellò l’edificio: un vero e proprio episodio di guerra (Pugna antartica, cit.) in epoca di pace, in aperta violazione al Trattato Antartico. Si sfiorò l’incidente diplomatico. Le rovine sono ancora visibili con Google Earth; esse sono lasciate nel degrado e nell’incuria, mimetizzate tra le rocce del permafrost e portate via dal gelido vento (blizzard) antartico. L’imprenditore milanese fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere al valore civile per aver eretto la prima base italiana in Antartide. Grazie alla “Spedizione Cepparo” l’Italia aderì al Trattato Antartico.

Cartone animato a cura della 1^BSA

Obiettivi

L’iniziativa vuole sensibilizzare gli allievi sul tema dell’ambiente, dell’amicizia tra i popoli e del rispetto delle leggi, tra cui il Trattato Antartico. Il progetto mira a far conoscere l’esistenza della Valle Italia, a celebrare l’idrografo ottocentesco Giacomo Bove e riabilitare la figura dell’imprenditore milanese Cavaliere Renato Cepparo, troppo spesso dimenticato.

Il programma didattico è un approfondimento scientifico sulla Valle Italia, di cui non abbiamo trovato quasi nulla nei siti internet, a parte rari articoli portati dal nostro insegnante.

L’obiettivo è di preservare la memoria storica della Base, grazie alla ricostruzione a distanza (conservazione ex situ) dei resti della stessa. Tra le varie attività degli allievi, è prevista una riflessione sulle risorse energetiche (gas idrati di metano ivi presenti), sulla fauna e flora della Valle Italia, sulla geografia e geopolitica. Il tema dell’ambiente e dell’inquinamento è trattato con particolare interesse, poiché nel sito delle rovine della Base vi è ancora oggi una discarica a cielo aperto.

Finalità

Dopo aver inaugurato il Memoriale, il nostro insegnante chiederà al Ministero degli Esteri (MAECI) di voler finalmente proporre l’istituzione formale del sito storico nei consessi internazionali (ATCM, Trattato Antartico). Nonostante il cortese interessamento di vari diplomatici, nulla è stato ancora fatto. Il progetto intende, dunque, accelerare il processo di candidatura del sito antartico quale sito storico.

Materiali Prodotti

 Gli studenti di varie classi hanno complessivamente realizzato: il presente sito, un diorama 1:3000, un plastico della Base 1:50 (con la collaborazione dell’Istituto “Max Fabiani” di Trieste che ha fornito il modello dell’edificio costruito con stampante 3D), dei video, esperimenti sui gas idrati di metano (clatrati) già prodotti in classe, una riproduzione in scala naturale delle rovine della base 1:1, una presentazione in Power Point ed un pieghevole tradotto in molte lingue (con la cortese collaborazione della professoressa di diritto ed economia Teresa Caime); un cartone animato con la storia della base Giacomo Bove. Inoltre le allieve della classe 2ALS del Liceo hanno partecipato al caricamento dei 15 metri cubi di pietre necessarie alla costruzione del Memoriale.

Partner

Il 9 maggio 2018 il Comune di Cervignano del Friuli ha deliberato il partenariato con l’Associazione Culturale Adri-Antartica presieduta dal nostro insegnante.

Tra gli altri partner, vi sono molte associazioni locali e nazionali, ad esempio, i marinai, gli alpini, i radioamatori e la Protezione Civile.

Patrocinatori

L’iniziativa è patrocinata da MiBACT, UNESCO-Udine, FAI-Trieste, SGI, ANA, CAI, ANMI, ARI, Atenei, Enti locali. In particolare dalla Regione FVG e dal Comune di Cervignano del Friuli (UD) con la gentile collaborazione dei volontari Alpini, Marinai, Protezione Civile, Radioamatori e privati cittadini.

Si ringrazia CrediFriuli di Cervignano del Friuli (UD) per il sostegno all’impresa; l’imprenditore Ermes Godeassi (Strassoldo) per la donazione delle pietre, il falegname Andrea Del Mestre di Trivignano udinese per la manodopera, i colleghi ed allievi che collaborano.

image image
image image