La Bussola del Benessere

La Bussola del Benessere

O DICO BASTA!
Il bullismo è divenuto nel tempo un problema sempre più grave e pervasivo che affligge molti bambini e adolescenti. Nonostante le conseguenze per la salute di alcuni ragazzi, il fenomeno del bullismo non può essere considerato frutto di “patologie individuali” ma può essere meglio inquadrato come “una patologia delle relazioni” e come tale va affrontato attraverso interventi psico-educativi volti a creare un clima di convivenza positiva e di rispetto tra i ragazzi.
In linea con ciò, affrontare il tema del bullismo con gli studenti rientra nell’azione di prevenzione primaria finalizzata ad aumentare lo star bene a scuola.
Il progetto prevede due incontri (due ore più una) per gruppo classe. Gli incontri si compongono di una parte teorica di esposizione dei concetti salienti riguardanti il tema e di un momento di riflessione e condivisione su quanto esposto.

IO VALGO
Il progetto, gestito da una psicologa e psicoterapeuta, prevede tre incontri della durata di 2 ore ciascuno per gruppo classe, durante i quali vengono trattati i temi dell’Autostima e dell’Ansia, si lavora sulla consapevolezza di se stessi, sulle modalità relazionali e l’importanza del gruppo, su come aumentare la consapevolezza delle proprie emozioni, favorendo il processo di mentalizzazione, su come accogliere l’espressione di “paure”, “incertezze” favorendo il reinquadramento del problema attraverso la riflessione su di sé e il rafforzamento del senso della propria autoefficacia.
L’obiettivo principale del progetto è quello di proporre ai ragazzi uno spazio di ascolto e condivisione, avviando una riflessione sul concetto di Autostima, tema centrale per la loro crescita interiore. In particolare viene affrontato il collegamento tra pensieri ed emozioni e il ruolo che i pensieri svolgono nella costruzione dell’immagine di se , evidenziando quelli più disfunzionali al benessere interiore.
Gli incontri sono condotti con la modalità del lavoro di gruppo secondo il modello “esperienziale”: apprendimento di informazioni teoriche, riflessione sulla loro utilità pratica, acquisizione di strategie utili per la vita quotidiana. Attraverso la condivisione dei propri vissuti i ragazzi possono fare esperienza diretta, provando già nel gruppo ad usare le tecniche e ad avviare una ristrutturazione cognitiva dell’esperienza problematica.

PROGETTO PSICOATTIVO
Il progetto, a cura della dottoressa Pamela Filiberto, ricercatrice della SISSA, si prefigge l’obiettivo di accrescere il livello di consapevolezza sulle questioni relative alle sostanze psicoattive, da quelle legali, come il tabacco e l’alcol, alle sostanze illecite. Considerata l’irriducibile diversità delle persone e quindi l’impossibilità di trovare approcci e messaggi adatti per tutti, nella prevenzione forse ciò che conta maggiormente è che i ragazzi arrivino a una comprensione più autonoma, matura e complessa dei significati che attribuiscono alle sostanze psicoattive; soprattutto che diventino capaci di immaginarne le conseguenze potenziali sulla loro vita concreta e per il loro futuro.
L’attività proposta consiste in due incontri di due ore ciascuno, un percorso virtuale all’interno della neurobiologia delle dipendenze, attraverso l’analisi delle terminologie legate alle dipendenze (differenza uso e abuso, craving, modelli teorici di interpretazione della dipendenza da sostanze stupefacenti, sistema di ricompensa cerebrale, neuroimaging delle dipendenze) . Viene fornita una panoramica conoscitiva sul cervello e una rassegna completa delle indagini realizzate dalle neuroscienze che spiegano le peculiarità del cervello dell’adolescente, con potenzialità e limiti, e ovviamente le vulnerabilità rispetto al comportamento di abuso di sostanze. La parte finale dell’intervento è orientata alla riflessione sugli effetti a breve e lungo termine delle sostanze psicoattive sul cervello.
Viene privilegiata la modalità interattiva, con il metodo del inquiry-based learning e quindi la presentazione di questioni, problematiche, situazioni legate al tema con l’intento di stimolare la riflessione, la curiosità e l’emersione di domande.

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